mercoledì 28 aprile 2010

Tour della Valée - 7 - il Cervino! il Cervino!

Finalmente i magnifici tre (Frank- Dario - Daniele  ) hanno rilasciato il Cervino in versione ID.

Questo mi permette di riprendere il mio Tour; lascio le Grand Jorasess, seguo per un poco il confine italo-svizzero…




Ed eccolo, maestoso, inconfondibile e …..godibilissimo in questo scenario Iper Definito...il Cervino!!



Faccio una larga virata, mi abbasso di quota e sorvolo l’abitato di Cervinia



Anche zoomando, lo scenario conserva tutto il suo fascino



Il paesaggio lascia senza parole….ma questo è uno scenario che voglio godermi con calma, gustandomelo pixel per pixel…quindi qui mi fermerò parecchio




Il Cervino, Matterhorn per gli svizzeri, è alto 4478 metri.

Osservate con calma questa foto: se riuscite a distogliere lo sguardo dalla vetta, noterete la mulattiera che si arrampica sulla costa, il rifugio (esattamente sotto i miei pattini) , il laghetto; ma anche la piccola cascata sulla destra, il verde dell’erba che lascia gradatamane il posto alla nuda roccia (siamo a quota 2800 metri)




E tant’è gli occhi corrono sempre alla Montagna…. ( la maiuscola se la merita proprio)



Ma anche la mulattiera non è niente male; si vedono i sassi, un piccolo rivo d’acqua che si getta a valle...



Ecco il primo rifugio



Si tratta del Rifugio Oriondè, a quota 2805



Eppur guardo sempre la montagna: spalanco il portellone laterale e respiro l’aria fine….e gelata!


Ah! Lo scenario è accattivante anche durante le ore notturne





Qui mi fermo…l’ho detto che questo è uno scenario da gustare giorno per giorno; le immagini più spettacolari devono ancora venire !


Dimenticavo: potete trovare lo scenario qui

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domenica 25 aprile 2010

Elicotteri....di carta!


Esistono tre tipi di elicotteri: quelli veri, che vediamo volare nel cielo, quelli virtuali, che si librano nei nostri computers e i modellini; questi ultimi possono essere statici o radiocomandati, di metalli, di plastica o…di carta!

Navigando nel web mi sono imbattuto in questo sito "Fiddlersgreen" dove, se vi registrate (la registrazione è gratuita) potete scaricare liberamente tre modelli di aerei o di elicotteri.

Ecco quello che ho scaricato io



Basta stampare i files pdf con il modellino scelto….



Armarsi di forbici e colla e il risultato è assicurato




Ovviamente ci vogliono anche tempo, pazienza e precisione.. doti che non posseggo a sufficienza; comunque il mio Bell UH-1, protagonista della guerra del Vietnam, fa la sua bella figura




Anche i dettagli sono piacevoli da osservare





Insomma, un modo piacevole per passare  un pomeriggio piovoso chiusi in casa….



In realtà sono qui, fermo nel Tour della Valée, ad aspettare il Cervino in ID....non so più cosa inventarmi....


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martedì 20 aprile 2010

Consigli per gli acquisti - Piasecki H-21C.


 Interrompo per una breve pausa il mio Tour della Valée per presentarvi uno strano e simpatico elicottero: il Piasecki H-21C.




Chiamato comunemente “Banana volante” o “Cavallo da lavoro” ( da noi sarebbe “mulo”), in servizio dal 1952 al 1967, è il papà dei moderni birotori come il Chinook CH 47. Il primo nomignolo è chiaramente relativo alla forma, il secondo fa riferimento alla sua versatilità e alla sua resistenza. Progettato come elicottero per il soccorso artico, volava tranquillamente con temperature di 50 gradi Celsius inferiori allo zero!







Lo trovate qui  , l’autore è Mick Posch, che ringrazio per questo splendido e particolare modello freeware.

Ammirate i dettagli della cabina….





L’interno della cabina, dotato di Virtual Cockpit, gode di una grande visibilità



Leva del collettivo e pannello centrale



L’interno della cabina passeggeri; bella la tappezzeria dei sedili. LH-21 ospita ben 22 passeggeri. Maggiori dettagli tecnici qui


Due immagini della “banana” in volo




L’aeroporto di Aosta, visto dalla cabina del H-21




Un’ultima immagine...




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martedì 13 aprile 2010

Tour della Valée - 6 - Le Grandes Jorasses

Ecco apparirmi davanti le Grand Jorasses: Che dire di questo spettacolo? Vigilius dice: “….Se le avete viste anche solo una volta, come il sottoscritto, non le dimenticherete più, sono una vera e propria cattedrale di roccia…”(Vigilius, Piano di Volo).



Posso aggiungere che il nome Jorasses deriva da un termine celtico “juris”, che voleva dire “foresta d’alta quota”; che questo termine lo troviamo spesso nelle Alpi, pensiamo al Giura franco-svizzero e che ha addirittura dato il nome ad un’epoca geologica (il periodo Giurassico) e, in seguito, ad una serie di film, Jurassic Park .




Le punte, quella che vediamo dovrebbe essere “Punta Margherita”,  superano quasi tutte i 4000 metri




Le pareti sono…..incredibilmente verticali, davvero sembrano la facciata di un’imponente cattedrale . Questo, per gli antichi Celti, era un luogo sacro.




Percorro questo monumento di roccia per tutta la sua lunghezza. La parete nord delle Jorasses è un’ unica facciata di granito di un chilometro di lunghezza per 1200 metri di altezza. Si rimane senza fiato.



Vedere la varietà di forme e di colori delle rocce mi fa pentire di non aver studiato geologia: a 18 anni, finito il liceo, le pietre mi sembravano solo …pietre! Non è mai troppo tardi, diceva qualcuno alla tv.




Sto finendo di girare intorno alle Jorasses, la prossima tappa mi attende






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mercoledì 7 aprile 2010

Tour della Valée - 5 - Around the Roof of Europe !

Oggi devierò dal Piano di Volo prestabilito per fare un giro intorno al Monte Bianco, around the Roof of Europe appunto.

Parto dal basso (per così dire, sono comunque a 2022 metri mi informa l’altimetro) e mi dirigo verso il ghiacciaio del Miage



Risalgo questa colata di ghiaccio, e mi preparo a prendere tutta la quota possibile



Salito a 11.000 piedi (un record?) cerco un punto, una sella, un piccolo avvallamento che mi permetta di passare sul lato Nord-Ovest del massiccio del Bianco



Sempre sfruttando al massimo i motori riesco a intravedere una sella, tento di passare oltre...più su non posso salire



WOW! Eccomi dall’altra parte; ecco perché il Monte Bianco si chiama….Bianco!



Che spettacolo! Sono senza parole



Ho nuovamente virato, ho ripassato la cresta montuosa e sono tornato dal versante Sud-Est. Qui la mano di Frank dà i suoi risultati migliori; osservate la roccia…e pensare che ora è già molto più avanti con la definizione…!



Il mio Bell 212 si comporta egregiamente



 Sarà lo scenario di Frank, sarà la bellezza del luogo, ma qui sembra veramente di essere sul tetto d’Europa” (Vigilius op. cit.)



Scendo di quota...



So che l’ho già detto e ripetuto ma, che rocce, Frank, … che rocce!



Eccomi, sto tornando al punto di partenza, pronto per riprendere il piano di volo



Mi attendono altri panorami mozzafiato: le Grandes Jorasses!




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