sabato 21 marzo 2009

DOWNTOWN

DOWNTOWN
Downtown è il termine che designa la zona sud di Manhattan , quella sotto la 14° strada. Noi visiteremo oggi Lower Manhattan, quella parte di Downtown che comprende zone come Little Italy, Chinatown, Greenwich Village.
Una curiosità: il termine “manhattan” deriva dall’indiano e significa “isola con molte colline”, l’isola fu scoperta dal fiorentino (italian!) Giovanni da Verrazzano nel 1524 che, come spesso noi italiani, lavorava per una ditta straniera, in questo caso il re di Francia. Poi l’isola, giudicata improduttiva dal sovrano, fu venduta ad un olandese per 60 fiorini (100 euro! Quando si dice aver fiuto per le speculazioni immobiliari…) che la battezzò Nuova Amsterdam; attaccati dagli inglesi, gli olandesi eressero una palizzata per difendersi (“the Wall”, oggi Wall Street) ma dovettero soccombere: Nuova Amsterdam diventò Nuova York. 

Dopo questa breve spiegazione (deformazione professionale), eccoci pronti a decollare dall’eliporto. La grafica dell’acqua non è entusiasmante, ma la tengo bassa per riuscire a volare in modo fluido.

Ci dirigiamo verso il Ponte di Brooklin, che uso come punto di riferimento
Viro a sinistra, sorvolo un parcheggio
Ecco City Hall Park, la più vecchia “casa comunale” o Municipio degli States; insomma, qui risiede il Sindaco della città

Qui, invece, stiamo sorvolando Greenwich Village, quartiere preferito dagli artisti, dagli scrittori e dagli insegnanti della NY University; in primo piano si vede Washington Square Park, il grande parco all'interno del quale è possibile incontrare tutti i tipi di persone, dagli studenti ai musicisti di strada; in lontananza è possibile scorgere l'arco di trionfo intitolato a George Washington; 
Sempre sorvolando il Washington Square Park: gli edifici attorno al verde sono quelli della New York University
Questo non sono riuscito a capire che edificio sia: se qualcuno può aiutarmi, è il benvenuto….
Quella sotto di noi è Little Italy.

Sorvolo Ground Zero con un senso di angoscia
Scendendo e infilandomi negli stretti budelli tra i grattacieli, un rapido scorcio della Saint Paul Chapelle, un memoriale del triste giorno dell’11 settembre
Qui sotto, invece, Wall Street, la strada più famosa dell’economia americana.
Torno verso il Ponte di Brooklin, quello successivo è il Manhattan Bridge

...e, per finire, due immagini un po' oleografiche: tramonto a Manhattan...



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mercoledì 18 marzo 2009

Consigli per gli acquisti - Bell UH 01 Iroquois "Huey"

BELL UH-01 Iroquois “Huey”
Ho già detto, nel post precedente, che non amo particolarmente questo elicottero: le sue due mitragliatrici ben visibili, ostentate direi, per non parlare delle altre armi posizionate sui piloni laterali, mi rimandano a echi di dolore e distruzione.

D’altra parte è anche uno dei modelli più facili da pilotare che mi siano mai capitati; sarà per il tipo di motore, sarà per il modello di volo, magari meno fedele alla realtà, fatto sta che lo trovo particolarmente adatto a chi è alle prime armi con gli elicotteri.
Intendiamoci: restano valide tutte le regole dette nelle mie prime lezioni di volo ( tenere l’orizzonte livellato, comandi dolci e graduali) ma l’Huey è particolarmente indulgente con i principianti.

Il modello che vola nel Grand Teton Park lo potete trovare qui

scorrete la pagina fino al pulsante DOWNLOAD, vi sarà chiesto di digitare una parola e di premere il pulsante download. Il modello è totalmente FREE, l’adattamento a FSX è dovuto a Eric Buchmann.
Ecco l’interno della cabina

altre immagini dell’elicottero…

Se invece cercate un modello un po’ meno “ con i muscoli in vista”, cioè senza le mitragliatrici visibili (resta comunque l’armamento nei piloni laterali), andate qui
Eccolo:

a mio parere è anche leggermente meno dettagliato nella grafica, però.

L’Huey volò per la prima volta nel 1956, pesa 2300 Kg a vuoto e 4300 a pieno carico; la sua velocità massima è di 200 km/h con un’autonomia di 380 km. Elicottero leggero multiruolo, divenne celebre nella guerra del Vietnam; tuttora in servizio nel corpo dei Marines USA.




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sabato 14 marzo 2009

Consigli per gli acquisti - Grand Teton Park

Grand Teton Park – Consigli per gli acquisti



Cominciamo da una curiosità: il nome “Grand Teton” dato a questo parco nello stato del Wyoming (USA), è dovuto agli esploratori francesi (i trappers) che vedevano in alcune colline tondeggianti di questa zona una certa somiglianza con delle grosse mammelle .
A sud del più noto Yellowstone Park, il parco del Gran Teton comprende il pianoro di Jackson Hole, 90 km di lunghezza per 20 di larghezza, dove sorge l’omonimo aeroporto da cui decolleremo, e una parte delle Montagne Rocciose, con la vetta del Grand Teton ( 4197 m!) e altre vette minori, tutte sopra i 3500 metri comunque.
Dove trovare questo magnifico scenario (le foto successive illustreranno molto bene i dettagli,la cura dei particolari e il grado di realismo raggiunto)? Basta andare sul sito di Frank , mandargli una mail chiedendogli questo scenario e lui risponderà a stretto giro di posta inviandoci il link per il download. Lo scenario è assolutamente FREE.
Dopo il video introduttivo, ecco le foto da gustare con più calma, osservando bene i particolari.

Decolliamo dall’aeroporto di Jackson Hole (KJAC) a bordo di un Bell UH-1h “Huey”

Sorvolando il pianoro, osserviamo la geometria delle strade

Dal finestrino laterale, un incantevole panorama


Sorvolando una valle, possiamo notare il dettaglio del photoreal

Davanti a noi, il Grand Teton; non so che idea avessero i trapper francesi, ma a me sembra così aguzzo, così irto….tutto mi fa venire in mente meno che un seno femminile





Come al solito, atterro su un cocuzzolo: che vista, da quassù!

Adesso scendiamo verso il lago; sì, lo so, il tizio con la mitragliatrice nel portellone laterale è piuttosto inquietante…non è che io ami la guerra o i mezzi militari, ma il modello che ho trovato è questo.
Io atterrerei su quell’isolotto laggiù….


Eccoci!
COME FARE PER INSTALLARE SCENARI

1. Una volta ottenuto da Frank il link, scaricate il file zippato, decomprimetelo in una cartella temporanea: dovrebbe essere una cartella “Grand Teton NPark” che contiene al suo interno una cartella “scenery” che contiene alcuni file con l’estensione .bgl.
2. Se tutto è a posto, copiate la cartella Grand Teton NPark, con tutto il suo contenuto, dentro la cartella Addon Scenery, che si trova dentro la cartella Microsoft Flight Simulator X ( di solito dentro “Programmi” nel disco C:/).
3. A questo punto lanciate Flight Simulator, andate in IMPOSTAZIONI > LIBRERIA SCENARI > AGGIUNGI AREA > cercate la cartella nella finestra che si apre e una volta trovata, selezionatela e date l’OK. Controllate che ci sia il segno di spunta in “abilitata” e andate su VOLO LIBERO. Posizionatevi sull’aeroporto KJAC e.. buon volo sul fantastico scenario di Frank!






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mercoledì 11 marzo 2009

Ellis Island, Liberty Island , Governors Island

Ancora pieno di entusiasmo per il mio nuovo acquisto, dedico questo post ad una gita sulle tre isole che precedono la grande isola di Manhattan: Ellis Island, Liberty Island e Governors Island.
In queste immagini potete tranquillamente localizzare le tre isole in questione






Decollo dallo spazio verde di Battery Park, un parco sulla punta meridionale di Manhattan, chiamato così perché gli olandesi, i primi coloni sbarcati qui nel 1623, piazzarono le batterie di cannoni che dovevano difendere la città di Nuova Amsterdam (in seguito, Nuova York). Sto usando un Hiller H-12, un elicottero leggero degli anni’50.



Lo scenario è estremamente complesso e devo confessare che, non avendo un computer potente, ogni tanto va a scatti; le cose migliorano se diminuisco gli effetti grafici dell’acqua.



Appena alzato in volo trovo davanti a me Liberty Island e sulla mia destra Ellis Island, dove mi dirigo.


Ellis Island ha accolto più di 12 milioni di immigrati che all’arrivo venivano controllati da medici del Servizio Immigrazione, poi venivano accompagnati nella Sala dei Registri, dove erano attesi da ispettori che registravano nome, luogo di nascita, stato civile, luogo di destinazione, disponibilità di denaro, professione e precedenti penali. Se tutto era OK, ricevevano alla fine il permesso di sbarcare e venivano accompagnati al molo del traghetto per Manhattan.





Cerco un posto dove atterrare…



Qui penso vada bene



Riparto e mi dirigo verso Liberty Island

La celebre statua, progettata dall’ing. Eiffel, fu costruita in Francia, smontata in 351 pezzi, trasportata negli USA e lì rimontata. Il tutto in occasione del primo centenario dell’indipendenza americana



Ci giro un po’ intorno; se fate attenzione , potete scorgere dei gabbiani in volo, sul prato sotto la coda dell’elicottero e in basso a sinistra nella fotografia.

Anche qui, mi diverto ad atterrare un po’ dappertutto…

Mentre mi dirigo verso la terza isola, incrocio il ferry che va a State Island



Ecco Governors Island: deve il suo nome al fatto che, quando gli States erano una colonia britannica, era di uso esclusivo al reale governatore. In seguito è diventato un’installazione dell’Esercito, poi della Guardia Costiera e attualmente è un monumento nazionale.



Uhm, quello ha tutta l’aria di essere un carcere militare

Bene, la gita è finita. Torniamo a Manhattan; sotto di me, Battery Park.