domenica 27 giugno 2010

Piper....paper!!


Vi ho già parlato del sito WWW:Fiddlersgreen ( Vedi qui)  da dove si possono scaricare liberamente 3 modelli da montare; bene, ho scoperto che è un “lavoro” che mi rilassa alquanto…

Eccomi al mio secondo modello: un Piper con i galleggianti




Particolari della cabina e dell’interno, con la pedaliera e, in primo piano, la cloche (sì, è un po’ fuori fuoco… non sono bravo con le macro)






Penso proprio sia un bel modellino…



…..ma cosa ne vuol fare il mio fedele amico?



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lunedì 21 giugno 2010

Tuscany Tour - 6 - Alpi Apuane


Ho lasciato Pisa, ho proseguito in direzione NO verso La Spezia e, poco dopo Carrara, ho virato a Est e mi sono diretto verso l’interno: oggi andremo a visitare le Alpi Apuane




Sto sorvolando la città di Carrara, sotto di me lo stadio



Alle mie spalle, laggiù nella costa, l’abitato di Marina di Carrara




Bene, abbandonata la pianura, cominciamo ad inerpicarci su per le colline; sotto di me una cava per l’estrazione della ghiaia….ma in quanto ad estrazione di minerali, il bello deve ancora venire.





“...lo Carrarese che di sotto alberga, ebbe tra ' bianchi marmi la spelonca per sua dimora...” dice Dante nel ventesimo canto dell’Inferno; Carrara, infatti, è legata al marmo, sua ricchezza , sua storia e sua cultura. Conosciuto già dagli Etruschi e poi dai Romani, il marmo di Carrara è noto in tutto il mondo.

Le Alpi Apuane, (vedi qui) pur non essendo particolarmente alte, non raggiungono i 2000 metri, hanno una forma così aspra e soprattutto un colore chiarissimo (dovuto al carbonato di calcio) così simile alla neve, che hanno meritato l’appellativo di “Alpi in miniatura”  .





Che si tratta di marmo e non di neve, lo si vede avvicinandosi, quando risaltano le decine di strade scavate nella roccia, le cave, i blocchi tagliati







Si tratta veramente di uno spettacolo unico e me lo godo fino in fondo, rivolgendo un pensiero di ringraziamento agli autori di questo scenario.





Continuo il mio viaggio lungo le cave, sono centinaia, delle Alpi Apuane





Ma, a proposito, come fanno a tagliare il marmo? Come fanno a estrarre dalla montagna quei parallelepipedi di roccia candida che si possono vedere sui camion lungo le statali toscane?

Allora, inizialmente si cercavano delle fratture naturali nella roccia dove si inserivano dei cunei di legno, questi venivano bagnati, il legno si gonfiava e provocava il distacco del masso; i Romani perfezionarono questa tecnica introducendo cunei di ferro percossi ritmicamente; in seguito si provò con la polvere da sparo, che il più delle volte polverizzava tutto rendendo inutilizzabile il marmo, poi si utilizzarono le mine e le cose andarono un po’ meglio





Ma la scoperta rivoluzionaria fu il filo elicoidale: si tratta di un filo di acciaio di 4-6 mm di diametro, ottenuto dalla torsione ad elica di tre fili ; le scanalature così determinate hanno la funzione di trasportare e distribuire, lungo il taglio eseguito dal cavo, l'acqua e la sabbia silicea, originariamente proveniente dal lago di  Massaciuccoli, a noi ben noto, che servono all'azione abrasiva.

Attualmente il marmo viene tagliato utilizzando un filo diamantato.



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venerdì 11 giugno 2010

Tuscany Tour - 5 - Pisa


Dopo il lungo soggiorno nei pressi del Lago di Massaciuccoli sono atterrato al Galileo Galilei, l’aeroporto di Pisa; da qui riparto per un volo sopra la città



Appena alzato in volo si stagliano nella pianura pisana le silouettes degli edifici di Piazza dei Miracoli; non vorrei soffermarmi  troppo, per non ripetermi, dato che ho già fatto un post sulla Torre di Pisa (vedi qui )



Mi sto dirigendo verso la frazione di San Giusto, sotto di me lo svincolo della Firenze-Pisa-Livorno disegna gasse nel terreno.




E tant’ è… è impossibile volare sopra Pisa e non essere attratti, come da una calamita, verso Piazza dei Miracoli.




L’accuratezza degli edifici parla da sola…




Un’occhiata allo stadio….



Sorvolo un complesso ospedaliero...



E, per finire la ricognizione sulla città, non poteva mancare la Stazione centrale di Pisa




E adesso la parte che preferisco: sorvolo la ricca e ordinata campagna toscana; notate l’azienda agricola sotto di me come è ben particolareggiata




Nel prossimo post abbandoneremo la pianura toscana per dirigerci verso paesaggi diversi ma altrettanto suggestivi....




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sabato 5 giugno 2010

Tuscany Tour - 4 - Viareggio

Mi sono lasciato alle spalle il Lago di Massaciuccoli, mi sono diretto verso ovest e, in pochi minuti sono sopra Viareggio.

Viareggio, nel Rinascimento, era la porta sul mare della Repubblica di Lucca, anzi il suo nome deriva proprio da “via regis”, via principale che collegava la città, Lucca, alle fortificazioni sulla costa


Ai giorni nostri Viareggio deve la sua fortuna soprattutto al turismo balneare: la cittadina gode infatti di ben 10 km di spiagge magnificamente attrezzate



 Lo scenario è incredibilmente dettagliato: notate le sedie a sdraio e gli ombrelloni ordinatamente posizionati?



Le texture photoreal si sposano perfettamente con un minuzioso autogen





Un peschereccio esce dal porticciolo di Viareggio. La città, infatti, non vive solo di turismo balneare ma anche di pesca, cantieristica, floricoltura. E non dimentichiamo, poi, il Carnevale di Viareggio, uno dei più famosi d’Italia, insieme a quello di Venezia.



In realtà sotto di me, in questo scenario, è una vera cittadina, seppure virtuale, che vive e si muove: pescherecci che escono dal porto, camion che movimentano terra, auto che sfrecciano sulle strade….



Mi alzo di quota e contemplo questo panorama, costruito come un fantastico e gigantesco teatro affacciato sul Mar Ligure: le Alpi Apuane, poi il lago, la pianura, la pineta e infine la spiaggia.



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