venerdì 27 novembre 2009
La Gomera
Dove sono col mio elicottero?
Se la risposta non fosse nel titolo di questo post, potrebbe essere un quiz interessante: si vedono delle palme nello sfondo, un mare cristallino (tropici forse? Le Antille? La Polinesia francese?)
E invece sono nelle Canarie, nell’isola di La Gomera, in attesa dell’autorizzazione al decollo nell’omonimo aeroporto. Le Canarie sono un arcipelago che appartiene alla Spagna pur essendo in Africa, di fronte alle coste della Mauritania
L’elicottero è un S-55 degli anni ’50. Dietro ai piloti si intravede il motore a 9 cilindri, che sviluppa 700 HP; l’elicottero pesa 3500 Kg a pieno carico e raggiunge la velocità massima di 180 Km/h.
Questo scenario, ovviamente free, è in realtà l’unione di due scenari: quello dell’aeroporto, che trovate qui e quello dell’isola, che trovate qui e che è opera di Alberto Sanchez, che ringrazio per il suo lavoro e la sua generosità nel metterlo a disposizione di tutti .
La pista è stata costruita quasi a strapiombo sul mare e fa un certo effetto…
Le Canarie sono un gruppo di isole di origine vulcanica, per questo il suolo ha una tinta così scura
Che paesaggi: acqua cristallina, villaggi sull’orlo del precipizio, un’eterna estate. Ne avrei proprio bisogno, col freddo di questi giorni!
Oh oh! Cosa vedo… E secondo voi, cosa mi accingo a fare?
Certo, ormai mi conoscete….
Va bene, adesso riprendiamo quota; laggiù si intravede il porto di La Gomera
Prendo il largo, per ammirare meglio la coste, poi inizio a virare verso terra
L’acqua è semplicemente incredibile
Sorvolo una zona coltivata e mi dirigo decisamente verso l’interno
Il paesaggio comincia ad essere più brullo e desolato…
Alla prossima !
martedì 24 novembre 2009
Ma che strano...
Ma che strano: i miei post non compaiono più aggiornati nei miei blog amici. Sia da Frank che da Vigilius e da tutti gli altri risulto ancora col post sul volo sopra Pisa, di ben tre settimane fa! Ma nel frattempo ho pubblicato altri post....mah!
giovedì 19 novembre 2009
Consigli per gli acquisti - Kaman Seasprite SH-2G
Kaman Seasprite SH-2G
L’elicottero che vi voglio consigliare oggi, ed è da un bel po’ che non vi propongo più “frullatori”, è il Kaman Seasprite SH-2G, un velivolo multiruolo alimentato da due motori a turbine General Electric da 1700 cavalli ciascuno, 16 metri di lunghezza fuori tutto per 3 di larghezza (be’, il rotore principale occupa ben 13 metri e mezzo di diametro ); porta 3 uomini di equipaggio e fino a 5 passeggeri per un totale di 8 uomini. Velocità di crociera 120 nodi, che può essere portata fino a 150.
Cominciamo con un video che ci fa vedere un decollo, un breve volo di crociera, una manovra col verricello e un atterraggio…particolare!
Piaciuto? Allora, il software è freeware, è opera di Nigel Booth & Adrian Brausch, ha richiesto 4 ore al giorno per più di 4 mesi, ma direi che ne è valsa la pena, e lo potete
la pagina del sito web la trovate qui
Il modello è caratterizzato da un sacco di animazioni, tutte da gustare: si apre la porta anteriore destra e quella sinistra, e fin qui nulla di eccezionale; si apre la porta posteriore sinistra, si sporge l’uomo dell’equipaggio addetto al verricello, scende e sale il gancio.
Non è finita: il rotore principale si ripiega per essere parcheggiato in spazi ristretti (es. portaerei), può incendiarsi il motore in questo caso l’equipaggio –opportunamente-sparisce perché evacua il mezzo.
Ciao
Dimenticavo: il mezzo è estremamente docile da pilotare, lo consiglio ai principianti!
Ciao
venerdì 6 novembre 2009
Picos de Europa
Eccoci tornati nelle Asturie, Spagna
Se saliamo abbastanza di quota, è facile scorgere, alle spalle della costa asturiana, un’imponente catena montuosa: sono i Picos de Europa !
Questa catena, che fa parte della Cordigliera Cantabrica e che a volte dista dal mare solo 15 km, è caratterizzata da forme aspre e accidentate, con rilievi che superano talvolta i 2500metri (2648
metri il Torrecerredo, la cima più alta della Spagna).
Viriamo quindi verso Sud, abbandoniamo la costa delle Asturie e dirigiamoci verso l’interno
È opportuno salire di quota e, per fortuna, l’ AGUSTA WESTLAND EH101 è potente abbastanza. I Picos de Europa (“picchi, cime dell’ Europa”) si chiamano così perché erano le prime vette europee che i marinai scorgevano dal mare quando tornavano dal continente americano.
Una serie di catene parallele, via via più aspre ed elevate, si snoda dalla costa verso l’interno e questo fa sì che numerose vallate rendano il paesaggio più vario, e permettano una discreta utilizzazione da parte dall’uomo.
Infatti il terreno è intensamente coltivato o comunque destinato a pascolo per i bovini
Basta poi salire un poco di quota e virare di 180° ed ecco l’Atlantico
Eccoci nel cuore dei “Picos”: quando dicevo “accidentati e aspri” non parlavo certo a casaccio…
Sempre nitido e precisissimo il dettaglio dello scenario
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