venerdì 30 gennaio 2009

Pic-nic sul Monte Conero

Tra una lezione di volo e l’altra, è giusto fare un po’ di ricreazione.
Grazie alla gentilezza dell’amico Luca, che ha fornito lo scenario del Monte Conero, decido di fare una puntata nelle Marche. Siamo piuttosto lontani da Genova ma approfittando dell’ospitalità di una portaerei della Sesta Flotta,


che si posiziona giusto davanti al monte Conero, posso fare velocemente un’escursione.
Un elicottero non decolla da una portaerei come un aereo, cioè seguendo la lunghezza del ponte: le sue pale trancerebbero antenne, sovrastrutture e quant’altro; un elicottero deve staccarsi pochi decimetri dal ponte e poi spostarsi lateralmente fuori dal ponte; a quel punto si prende quota e ci si muove in avanti.


Bene, prendo quota e ammiro l’imponente promontorio che, con i suoi 572 metri, credo sia il più alto di tutto l’Adriatico; il suo nome, in greco, significa “corbezzolo”; li abbiamo anche in Liguria e ne sono ghiotto, chissà se ne trovo ancora qualcuno maturo…


Ah, eccomi in cima….ora cerco un posto per fermarmi e scendere.
Qui….comincio a scendere…Eccomi atterrato.

Allora non ci sono più corbezzoli però ho mangiato delle grandi fette di pane con generose rotelle di Ciauscolo, un salame locale, alternate a pezzi di pecorino dei Monti Sibillini; il tutto innaffiato con del Rosso Conero, una generosa miscela di Sangiovese e Montepulciano.
Dopo il pane, mi addolcisco la bocca coi Fratini, biscotti cotti nel forno a legna con uvetta e scorzette di arancio; non manca il Sangue di Strega, un Sangiovese fermentato insieme alle visciole…. quasi 15 gradi!

Riparto e mi gusto il panorama

Laggiù hanno anche una bella piscina…


Ammiro i vigneti….
OK. Comunico alla portaerei che sto tornando…..
Alla prossima.



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mercoledì 28 gennaio 2009

Lezioni di volo -1

Frank ha risolto il suo problema col nuovo pc: un sospiro di sollievo da tutti quelli che seguono il suo lavoro e volano nei suoi scenari; Luca ha ottenuto risultati egregi sul Monte Conero, insomma mi sembra un periodo propizio per il volo simulato: allora proviamo la prima lezione....
PREMETTO CHE QUANTO SEGUE VA INTESO SOLO IN RELAZIONE ALLA SIMULAZIONE DI VOLO, NON HA ASSOLUTAMENTE NIENTE A CHE VEDERE COL PILOTAGGIO DI VELIVOLI REALI.
Bene, l’avevo promesso: ecco la prima lezione di volo.
Per la prima volta non faremo grandi cose: entreremo in cabina, daremo un’occhiata ai comandi principali, poi accenderemo il motore e… ci alzeremo da terra per 60 centimetri\1 metro al massimo e poi ritoccheremo terra. Chi va piano…


Allora, eccoci in cabina; noterete che il pilota sta a destra, al contrario degli aerei; i comandi principali, quelli che ci servono per volare, sono essenzialmente tre: la barra del ciclico, che sta in mezzo alle gambe del pilota, quella del collettivo, che ricorda una leva del freno a mano nelle automobili e la pedaliera.
Qui sotto la cabina del Sikorsky Seahawk

Il ciclico comanda l’inclinazione dell’asse del rotore principale – nel joystick corrisponde ai movimenti avanti/indietro/destra/sinistra - e permette di muovere l’elicottero nelle quattro direzioni.
Il collettivo, che nella realtà comanda l’inclinazione delle pale del rotore e la potenza del motore, in FSX fonde queste due funzioni bilanciando la potenza del motore con l’inclinazione, cioè con la portanza, delle pale; in pratica ci permette di salire e di scendere. Nel joystick è di solito abbinato alla manetta, altrimenti abbiamo sulla tastiera il tasto F3 per aumentare, F2 per diminuire.

Qui sotto la cabina dell'Allouette II

La pedaliera, agendo sul rotore di coda, ci permette di ruotare il muso dell’elicottero a destra e a sinistra. Nel joystick questo corrisponde alla rotazione in senso orario o antiorario del joystick stesso.

Qui sotto la cabina del Bell 206 B

Accendiamo. Negli elicotteri payware la sequenza di accensione può essere piuttosto complessa e varia da modello a modello, nei velivoli di default di FSX premiamo CTRL + E e il gioco è fatto.

Attenzione, adesso. NON SIAMO SU UN AEREO. Portare i motori al massimo e mollare i freni di parcheggio non è assolutamente da fare. L’aereo è un velivolo ad ala fissa e vola in una maniera tutto sommato abbastanza coerente e prevedibile; l’elicottero no. Non è coerente, non è prevedibile ma, se vogliamo volare su di lui, lo deve diventare.
Ecco perché, per oggi, si tratterà solo di alzarsi pochi decimetri e scendere, alzarsi e scendere.
Allora, abbiamo il motore acceso, il collettivo (la leva tipo freno a mano) al minimo, il ciclico al centro e la pedaliera allineata al centro. Aumentiamo appena appena il collettivo, cioè la potenza del motore ( variando anche, non dimentichiamolo, l’inclinazione delle pale per modificare la portanza), lentamente e molto molto poco. Fermiamoci qui. Il rumore del motore è probabilmente aumentato di intensità ma dovremmo essere sempre fermi al suolo. Se siete schizzati in alto, in avanti o di lato avete mal compreso il mio “appena appena”.
Adesso provate a muovere in avanti , appena appena e dolcemente, la manopola del joystick, cioè il ciclico. Nella realtà state inclinando in avanti l’asse del rotore principale. Dovreste cominciare a muovervi.


NON PROSEGUITE NELLA MANOVRA. Adesso dovreste provare a tornare a terra e fermi, bilanciando ciclico e collettivo, togliendo lentamente potenza e riportando il joystick nella posizione verticale.

Io sono riuscito meglio ad imparare utilizzando la visuale esterna. Certo, dall’interno della cabina è più realistico ma, almeno all’inizio, più difficile rendersi conto della posizione del mezzo rispetto al suolo.

Provatelo diverse volte (sollevamento, qualche metro in avanti, discesa) finchè non riuscite a farlo abbastanza dolcemente. Più sarete dolci nei comandi e più riuscirete a bilanciare collettivo e ciclico, migliori saranno le manovre.
Già che ci siete, provate questa manovra anche negli altri elicotteri in dotazione a FSX, anche per rendersi conto delle differenze di comportamento dei diversi mezzi.







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sabato 24 gennaio 2009

Volo su Genova

Prima di parlare di lezioni di volo, ancora un paio di cose.
Vedendo gli scenari di Frank, e non solo quelli, ci sono molti scenari free sul web, mi è venuta la voglia di provare a farne uno anche io. Ho chiesto consiglio a Frank, che mi ha indirizzato su http://blogfsx.forumfree.net/ 
invitandomi a seguire i topic di FG91 (Antonio) e a scaricare il software EarthTiles.
Detto, fatto. Dato che la mia intenzione non era creare uno scenario completo ma solo vedere se e quanto era difficile farlo , mi sono concentrato solo su una parte ristretta della mia città ( i quartieri dal porto a San Martino-Marassi  fino a Nervi, più o meno) ed ecco il risultato. Non può essere considerato uno lavoro completo ma solo un tentativo, quasi un gioco.
Qui sotto mi sto avvicinando al Porto Antico...

Eccomi a perpendicolare sul porto; all'altezza del rotore di coda si può scorgere la struttura del "Bigo"; lungo tutta l'immagine si snoda la "Sopraelevata" come la chiamiamo noi genovesi, in realtà "Strada Aldo Moro".

Qui sotto, invece, sto sorvolando lentamente proprio il centro della città; i genovesi riconosceranno con facilità P.zza Corvetto, al centro della foto, sotto l'elicottero ( a proposito, è un Allouette) e, verso destra P.zza De Ferrari, cuore della città. In alto, a sinistra, la stazione ferroviaria di Brignole, con i giardinetti antistanti; se siete abbastanza esperti di Genova, vedrete facilmente anche P.zza Colombo. Ovviamente, è necessario cliccare sull'immagine per ingrandirla.....

Adesso mi dirigo verso nord est e cambio quartiere; eccomi che, seguendo il corso del torrente Bisagno, scorgo lo stadio di Genova.
 
Una virata verso est e sorvolo l'Ospedale San Martino; si possono scorgere i vari padiglioni, immersi nel verde e il Monoblocco

Altra virata, questa volta di 180°,  e ritorno verso il mare; sulla destra la Fiera del Mare e l'inizio di C.so Italia, sulla sinistra la struttura geometrica e squadrata di P.zza della Vittoria
 
Ancora uno sguardo d'insieme a via, verso l'aeroporto......
Alla prossima.....
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mercoledì 21 gennaio 2009

Perchè l'elicottero?

Perché l’elicottero?
Già, perché l’elicottero? Perché volare con questo strambo oggetto che, a pochi metri da terra,  comincia a ruotare su se stesso, a sbatacchiare a destra e a manca fino a entrare in collisione con il suolo/un edificio/una parete montuosa?


Il merito di questa mia scelta va attribuito in larga misura a Frank, ai suoi fantastici scenari, alla bravura con cui riesce a renderli sempre più realistici e coinvolgenti, alla generosità con cui condivide gratuitamente il frutto delle sue fatiche.
Frank, dicevo. Eccomi qui sotto, volare con il mio fido Mooney nei pressi del Cervino;


ecco è nato tutto qui: il panorama era così bello, così coinvolgente che riducevo via via la velocità per poterlo gustare meglio


…ma hai voglia di togliere manetta e di dare flap per sostenere l’aereo; ad un certo punto la portanza cessa di essere un parametro di fisica, non riesce a diventare un miracolo e il povero Mooney sbatte un po’ le ali e finisce schiantato da qualche parte.

Ci vorrebbe –mi dicevo – qualcosa che mi permettesse di volare lentissimo ( un deltaplano?), anzi di fermarmi proprio…fermarmi? L’elicottero!
Ecco, sono arrivato all’elicottero proprio per poter gustare fino in fondo la bellezza dei panorami offerti da Frank; non solo quelli, ovviamente, visto che FSX ci regala centinaia di bei posti da visitare.


 L’elicottero, dunque. Vediamo di chiarire meglio quello che intendo dire. Sto sorvolando la Valle d’Aosta, vicino al massiccio del Grand Combin noto un bacino artificiale


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Mi fermo in volo stazionario per studiare il posto dove atterrare
 
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Atterrato! Dietro di me la diga.
 
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Ora, diciamo subito il pro e il contro dell’atterraggio “into the wild”, in posti non canonici come piste aeroportuali o comunque aviosuperfici attrezzate: il brutto è che si atterra su una texture pixelata e poco realistica, mentre le texture delle piste sono ad altissima definizione, proprio per evitare questo effetto, il bello…be’, avete mai visto, volando, una diga da questa angolazione? E la valle?
Ecco qui sotto, per finire, altri esempi di atterraggi “into the wild”, come li chiamo io. Su un lago (sì, è il Grand Teton del Gran Frank)….
 
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Su un altro specchio d'acqua…dietro l’elicottero potete scorgere un' orca marina che sfiata (si dice così?)
 
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Infine, sulla neve; sono tornato in Val d’Aosta, ma sono sui 3000 metri e passa di quota.
 
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Bene, per stasera mi pare possa bastare. La prossima volta potremmo magari parlare un po’ di…lezioni di volo….




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